Persepolis, un nome greco

2.500 anni dopo la sua costruzione, le rovine del sito di Persepoli, la più grande ed impressionante residenza dei re persiani achemenidi, saccheggiata e bruciata dall’armata di Alessandro il Grande, scossa da terremoti, erosa dalla pioggia e dai venti e depredata dagli uomini, ancora oggi affascinano i viaggiatori che vi si recano.
Dario e i suoi successori re achemenidi la chiamarono Parsa, il nome della provincia che la circonda. I Greci però diedero alla città il nome di Perseptolis, che significa “il distruttore di città”, in amaro tributo alla distruzione apportata dai Persiani in Grecia. Da quel nome venne quindi il termine Persepolis (un’alterazione del greco), con il quale la cittadella, nonostante l’inesattezza, è stata per sempre conosciuta da allora nel mondo.